Introverso, enigmatico, modesto, poco incline allo show business, eclettico, camaleontico, essenziale, ricercato, languido, trasognato, d’avanguardia, a volte (musicalmente) presuntuoso, struggente, complesso, narcisista, in definitiva ‘imprendibile’. L’innovazione di Sylvian sta nella miriade di definizioni e nella sua continua instancabile evoluzione. Al secolo David Alan Batt, è stato dal 1978 al 1983 il cantante dei Japan, band britannica nata dal Glam rock/New wave (tra gli album: Gentlemen Take Polaroids e Tin Drum). Ha poi intrapreso una carriera da solista tra jazz, musica colta, ambient, sperimentazione, pop orchestrale. Ha collaborato con Robert Fripp, Ryuichi Sakamoto (Forbidden colours, colonna sonora di Merry Christmas, Mr. Lawrence del 1983), Bill Nelson, Holger Czukay, con il quale ha inciso gli album Flux And Mutability e Plight And Premoniton, Mark Isham, Jon Hassell, David Torn, Chris Vrenna, Blonde Redhead, Virginia Astley, Arve Henriksen, Joan Wasser e molti altri.
Gli album salienti della sua carriera sono Brilliant Trees, Gone to Earth, Secrets of the Beehive (il suo capolavoro – Pensando all’alveare mi ricollegai all’antica rappresentanza della famiglia ideale e a una scala di valori connessi alla spiritualità – ha spiegato), The First Day (in collaborazione con Robert Fripp), Dead Bees on a Cake con la bellissima e ‘circolare’ I surrender (Le api sono invece una metafora dell’ego, mentre la torta è l’oggetto del desiderio – ancora Sylvian), Blemish e Snow Borne Sorrow con il progetto Nine Horses. Notevole Everything & Nothing, una raccolta doppia ricca di inediti e nuove versioni di vecchi brani. La sua musica viene definita ‘intimista’ o ‘minimalista’.
Ieri sera Sylvian era all’Alcatraz a Milano, all’interno del Festival MITO, con ‘The Kilowatt Hour’ (che bel titolo!), il nuovo progetto tutto strumentale e onirico con Stephan Mathieu (guru dell’elettronica sperimentale) e Christian Fennesz, descritto come ‘un work in progress che crea una nuova esperienza visiva e sonora’ e ispirato dal poeta americano Franz Wright.
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