Il volley come metafora imprenditoriale.
I collegamenti tra valori manageriali e successi sportivi sono numerosi. E questo riguarda un po’ tutte le discipline. Nel calcio ad esempio non si contano i libri di allenatori e giocatori all’indomani dei loro successi, come Marcello Lippi (La squadra – 2006, Il gioco delle idee – 2008), Alessandro del Piero (Giochiamo ancora – 2012), per non parlare di Mourinho, sul quale gli agiografi si sono scatenati nel tentativo di codificare il suo metodo (14 libri solo in italiano nel periodo 2008-2010 e tra questi L’alieno Mourinho di Sandro Modeo).
Ma troviamo esempi anche in altri sport, con un’abbondanza di titoli soprattutto negli USA, dal baseball (Management by baseball: the official rules for winning management in any field – Jeff Angus) all’hockey (Gold medal strategies: business lessons from Americas Miracle Team – Jim Craig, sulla nazionale americana che ruppe il predominio sovietico alle olimpiadi invernali di Lake Placid del 1980), al basket (The winner within: a life plan for team players di Pat Riley, il coach dei favolosi LA Lakers degli anni ‘80 di Jabbar, Johnson, Worthy, ecc.; More than a game – Phil Jackson, l’ultimo plurivittorioso coach dei Lakers e il più vincente di sempre, 11 “anelli” NBA).
Per non parlare poi di due memorabili storie del cinema.
When we were kings – lo straordinario ritratto di Cassius Clay nella sua vittoria contro i pronostici nel 1974 a Kinshasa combattendo contro il campione in carica George Foreman. Un capolavoro di strategia, pretattica, leadership e, soprattutto, estetica della boxe immortalato da Norman Mailer nel recentissimo La sfida.
Ogni maledetta domenica (Any given Sunday) di Oliver Stone (1999) è invece la storia di una squadra di football americano di Miami (gli Sharks) che risale la classifica grazie alla guida di un disilluso ma autentico allenatore (Al Pacino). Alcune citazioni imperdibili (Si vince o si perde, resta solo da vedere se si vince o si perde da uomini) e un memorabile “inspirational speech” … da pelle d’oca.
Julio Velasco & C.
Ma è nella pallavolo che il collegamento tra successi di squadra e dinamiche manageriali ritorna frequente nelle esperienze fuori dal campo di alcuni coach. Non mi è evidente perché in questo caso il parallelismo nasca più facile. La spiegazione potrebbe essere legata al fatto che il volley è un gioco di squadra con continui cambiamenti di fronte basato su una struttura comunque elementare (massimo 3 tocchi per parte e un obiettivo univoco e molto chiaro, la palla non deve toccare per terra). Fatta salva la condizione atletica dei singoli atleti, la mancanza di scontro fisico diretto tra i giocatori (come avviene in tutti gli altri sport, dal basket alla pallanuoto) fa risaltare l’importanza degli aspetti psicologici e di amalgama del collettivo. Spesso i set si decidono in scambi ad alta tensione e la coesione, l’esempio positivo di singole prestazioni e il perfetto collegamento mentale tra i 6 in campo possono fare la differenza nei pochi istanti che separano la vittoria dalla sconfitta.
Julio Velasco è indubbiamente l’allenatore vincente per antonomasia. La sua nazionale degli anni ’90 (quella di Lucchetta, Zorzi, Bernardi, ecc.) tranne un argento alle Olimpiadi di Atlanta 1996 non perde un oro tra Europei, Mondiali e World League. Lo seguiranno Gianpaolo Montali (Scoiattoli e tacchini. Come vincere nelle organizzazioni con il gioco di squadra) e il filosofo e scrittore (e blogger) Mauro Berruto. Di Berruto un bell’articolo sul suo blog e sul Corriere del 15 agosto (L’isola di Utopia spinge il mondo verso il meglio) con alcune considerazioni intense su sport, lotte quotidiane e classi dirigenti (Servono sogni grandi e obiettivi chiari, raggiungibili, misurabili. Serve programmazione e non ansia del tutto e subito. Serve allenarsi. Serve fatica, fatica, fatica. Serve fare bene il proprio lavoro, prima di tutto).
Ma Velasco … è sempre Velasco. Di seguito i suoi interventi più motivanti …
La cultura degli alibi
Chi vince festeggia. Chi perde spiega.
Gli schiacciatori non parlano dell’alzata, la risolvono.
Non esistono cose facili o difficili, esiste quello che so fare o che non so fare.
Sto cercando libri di Julio Velasco. Si prega di chiedere a me alcuni titoli loro inviare alla mia mail, sebascolla@gmail.com
grazie mille
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