È in corso una rivoluzione che sta abbattendo antichi vizi nazionali, è la rivoluzione degli innovatori. Non la fanno riempiendo le piazze o dando l’assalto ai palazzi del potere. Ma cambiando le nostre vite: il modo in cui si fa scienza, si condivide la conoscenza, si fa impresa, si creano posti di lavoro, si producono beni, si amministra la cosa pubblica. Non sono casi isolati. È un movimento. ‘Cambiamo tutto!‘ di Riccardo Luna è un libro e un sito web sull’ottimismo. Sul perché dobbiamo essere ottimisti oggi in Italia. Il mondo attorno a noi può cambiare in meglio grazie a tre parole d’ordine: trasparenza, partecipazione, collaborazione.
Seconda e conclusiva parte della lista dei 100 innovatori del 2013, secondo Riccardo Luna. Elencati in versione ipertestuale nomi, volti e link dei 100 che stanno cambiando tutto.
51) Arianna Ciccone. Ha chiuso il suo Festival del giornalismo di Perugia per insensibilità delle istituzioni ma lo ha rilanciato via crowdfunding, facendo una mossa geniale.
52) Renato Soru. Un nome storico. Continua ad innovare quando potrebbe sedersi. Indoona (app per chiamare e scambiare gratuitamente messaggi di testo), Streamago (live broadcasting sviluppata per creare la tua WebTV) e iStella (motore di ricerca per ciò che non è indicizzato dagli altri motori) i suoi progetti in corso.
53) Paolo Privitera. In pratica, il giro del mondo in 80 giorni (lo seguo su fb, dire che è un frequent flyer è un eufemismo), per promuovere Pick1, che mette a disposizione strumenti per svolgere ricerche di mercato nei social media.
54) Gianluca Dettori. Per Luna è il miglior talent scout che c’è. Il suo Barcamper è in tour perenne (ha comprato il camper di Renzi …), con grande attenzione ai talenti nelle regioni del Sud.
55) Giovanni Menduni è coordinatore dell’area innovazione del Comune di Firenze. E’ stato direttore generale presso il Dipartimento della Protezione civile. E’ professore associato in aspettativa nel Politecnico di Milano.
56) Luciano Belviso e Angelo Petrosillo. Con Blackshape costruiscono aerei ultraleggeri da turismo realizzati interamente in fibra di carbonio. Tutto nato da un prestito di 25.000 euro della regione Puglia per un programma di incentivi al … rientro di cervelli.
57) Jason Fontana. Biotecnologo di 22 anni, studia a Trento, autore di due post molto scientifici letti da moltissimi su CheFuturo! Sul suo blog si definisce Biohacker, biotechnologist, enthusiast photographer and blogger.
58) Seble Woldeghiorghis. E’ la promotrice della Casa dei diritti a Milano: servizi e sportelli destinati alla difesa dei diritti e allo loro tutela contro ogni discriminazione.
59) Lorenzo e Luciano Cantini. I due fratelli fiorentini che si sono dati alle stampanti 3D. Vorrebbero diffonderle nelle scuole. Sono quelli di Kentstrapper.
60) Silvia Vianello. E’ una professoressa alla Bocconi che sulla innovazione tra green e social media dà dei punti a tutti. Ok, ha anche detto no al Grande Fratello.
61) Roberto Covolo. Ha trasformato l’ex stabilimento enologico Fadda a San Vito dei Normanni in contenitore culturale dalla passione di un gruppo di artisti, attivisti, economisti.
62) Miriam Surro. MiDo sviluppa applicazioni di smart metering in cloud computing, per monitoraggio e gestione della produzione e la distribuzione di energia.
63) Federico Morello. FriuliADD è una community che spiega com’è stato possibile accedere a Internet nel suo piccolo paese friulano, non raggiunto dall’ADSL.
64) Ermanno Cece. FinSMEs (Flash NewsBlog about Startup and SME financing) è per Luna il miglior blog del mondo sulla finanza delle startup.
65) Alice Lizza e Davide Starinieri. Alice, blogger di StartupItalia! e Davide hanno fatto un videoblog sulla terza rivoluzione industriale, da NY a San Francisco. Ne è venuto fuori Go! un documentario che Rai3 manda in onda a partire dal 14 gennaio.
66) Giampaolo Colletti. Communication manager e storyteller digitale. Anima di wworkers, la prima job community dei lavoratori della rete.
67) Marthia Carrozzo. Che c’entra la poesia con l’innovazione? Innovation is more poetry than science, come disse una volta Phil McKinney. Ha aperto il Next di Bari al Petruzzelli per celebrare i talenti dell’innovazione pugliese
68) Carola Frediani e Antonella Napolitano. Non lavorano assieme ma scrivono entrambe per TechPresident, il riferimento numero uno al mondo per open gov e e-democracy.
69) Mauro Ferrari. Star mondiale della medicina, guida con umiltà e visione un importante centro di ricerca sulle nanotecnologie a Houston. Il ministro Lorenzin lo ha nominato in extremis per dire la parola fine al caso Stamina.
70) Alberto Cottica. Nel 2013 ha lanciato la piattaforma Edgeryders, ‘un grande bottone rosso con la scritta: pronto intervento hackers’. Community di giovani pronti ad affrontare le sfide sociali, economiche e ambientali del mondo.
71) Maurizio Napolitano. E’ il referente italiano della Open Knowledge Foundation ed è riuscito a portare l’Open Data Institute a Trento. C’è tanto ma tanto lavoro da fare sui dati aperti e sulla loro mancata utilizzazione.
72) Giuseppe Naccarato e Stefano Vena. Due ingegneri hackers calabresi che in una notte hanno scaricato i – pochi – dati aperti del Mibac e in qualche mese hanno montato Viaggiart, la prima piattaforma dei beni culturali italiani.
73) Flavia Marzano. Guida gli Stati Generali della Innovazione, un organismo creato da lei e Nello Iacovo con il compito di dialogare con una politica sempre più sorda. Nel 2013 ha anche aggiunto Wister, Women for Intelligent and Smarter Territories.
74) Alessandra Poggiani e Simone Puksic. Alessandra è responsabile dell’operazione Go On Italia!, Simone è il giovane friulano che ne seguirà lo sviluppo nella prima regione, il Friuli Venezia Giulia.
75) Stefano Quintarelli. Per Luna è il più competente, preparato, equilibrato conoscitore delle questioni digitali e delle loro ricadute sulla economia. Svolta digitale è il suo blog.
76) Carlo Alberto Carnevale Maffé. Su Twitter e Facebook, sono frequentissimi e martellanti i suoi interventi sulla mancata innovazione in Italia. E’ anche professore di Strategia e Imprenditorialità alla Bocconi.
77) Guido Scorza e Ernesto Belisario. Due sentinelle della innovazione sulla frontiera della legge e della pubblica amministrazione. Internet, diritto e politica dell’innovazione e Il diritto delle nuove tecnologie sui loro blog.
78) Alessandra Rucci. Tante le storie belle di scuola che cambia, ma fra tutte quella di questa preside di Ancona, c on la nuova aula 3.0 dell’IIS Savoia Benincasa.
79) Cristiano Seganfreddo. La finale del Premio Marzotto con la banda larga della innovazione riunita nella sala musica di Valdagno è stata una delle cose migliori del 2013 in questo campo.
80) Fabrizio Sammarco. L’associazione ItaliaCamp promuove e sostiene l’innovazione sociale. La Fondazione ItaliaCamp nasce per sostenere le attività e i progetti di innovazione sociale promossi dall’Associazione. A febbraio porta una decina di startup italiche a Wall Street (USACamp).
81) Salvo Mizzi. I tre acceleratori di Working Capital (Milano, Roma e Catania) sono stati un bel colpo. E ora arriva il quarto a Bologna.
82) Luigi Capello. La fabbrica delle startup alla stazione Termini di Roma è stata una intuizione geniale in un anno in cui Capello ha visto anche la quotazione in Borsa della sua Lventures.
83) Riccardo Donadon. Dopo H-Farm, il filone di H-ack, per mettere in contatto made in Italy e innovatori va nella strada giusta.
84) Paolo Barberis. Dopo l’uscita da Dada, che aveva co-fondato, ha fatto NanaBianca ed è letteralmente rifiorito.
85) Mauro del Rio. Da Buongiorno a b-ventures, ha sempre una marcia in più. Molti giurano che sarà il prossimo sindaco di Parma.
86) Michele Costabile, Mario Mariani, Andrea Di Camillo, Massimiliano Magrini, Giovanni De Caro e Diana Saraceni: sono i volti del venture capital italiano.
87) Federico Barilli. Far funzionare ItaliaStartup è una impresa. E’ l’associazione no profit che sostiene e dà voce all’ecosistema delle startup italiane. Ci sta provando.
88) Stefano Bernardi. Stefano dirige il traffico di Italian Startup Scene (anche su fb) di notte mentre di giorno lavora a San Francisco come startupper (o viceversa).
89) Gianluca Neri. Non solo la sua Blogfest ha anticipato tutti scegliendo papa Francesco quale ‘uomo dell’anno’, ma lui a dicembre era a piazza San Pietro tutto emozionato a consegnare il premio al pontefice.
90) Giovanni Re. Il punto di riferimento degli artigiani tecnologici. Quest’anno non si è risparmiato in eventi e iniziative varie. Portando ovunque il suo allegro ottimismo.
91) Marco Zoppi. Come un chimico può inventare la formula perfetta delle bolle di sapone e montarci su uno spettacolo acclamato in tutte Europa (vedere la clip della sua performance a Maker Faire).
92) The Prince Laserman. Un vero maker: si è costruito a mano la pedana per gli effetti speciali di uno show in cui gioca con i laser. Una star delle migliori discoteche del globo.
93) Capone Bungt Bangt. Direttamente da Napoli, un’orchestra fatta con oggetti destinati alla spazzatura. Ma la cosa migliore sono i laboratori per insegnare ai bambini a farsi strumenti musicali con qualunque cosa. I pionieri della eco-music.
94) Maria Teresa Cometto. Bello Tech and the City. Startup a New York un modello per l’Italia. E se non lo avete ancora letto siete in tempo.
95) Alex Giordano. Bello anche Societing (scritto con Adam Ardvisson): le analisi sulle mutazioni in corso e la Rural Society si confermano un punto di riferimento per capire dove andiamo e come arrivarci.
96) Massimiliano Colella e Stefano Venditti. Rispettivamente direttore generale e presidente di Asset, azienda speciale della Camera di Commercio di Roma. Ci sono loro dietro gli eventi Happy Birthday Web, Maker, iSchool, Open Science e Maker Faire di Roma.
97) Antonio Perdichizzi, Andrea Bettini, Michele D’Alena, Viviana Cannizzo, Annibale D’Elia, Nicola Pirina, Michele Petrone, Fabio Lalli, Paolo Lombardi, Gabriele Persi, Antonio Prigiobbo. Sono le avanguardie dell’innovazione delle rispettive città o regioni.
98) Luca De Biase. E’ tornato alla guida di Nova, dirige la fondazione Ahref e sta nella task force Agenda Digitale di palazzo Chigi. Tutte cose buone.
99) Wired Italia. E’ tornato ad occuparsi di startup, makers, scienza e ha pure fatto un manifesto sull’innovazione. Bene, in questa partita, quella per cambiare e far ripartire l’Italia, c’è bisogno di tutti.
100) I lettori di Cambiamo tutto! Perché hanno reso grande un piccolo libro.
Riccardo Luna. Giornalista, è stato il primo direttore dell’edizione italiana di Wired e promotore della candidatura di Internet al Nobel per la Pace. Dal settembre 2011 scrive di innovazione su La Repubblica, Wired, Vanity Fair e Traveller. Il suo blog è su Il Post. Dal gennaio 2012 è presidente di wikitalia, associazione che si propone di diffondere trasparenza, open data e partecipazione nella politica italiana usando la rete. Coordinatore dell’Innovation Advisory Board di Expo2015, membro del board di Oxfam e di Building Green Futures. E’ direttore responsabile di CheFuturo!
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