Discover Sustainable Sweden
Siete pronti per la rivoluzione ecosostenibile? Bene, in Svezia lo sono dagli anni ’80. In Svezia è stata fondata nel 1989 The Natural Step (dallo scienziato svedese Karl-Henrik Robèrt), con lo scopo di sviluppare e diffondere l’approccio per lo sviluppo sostenibile strategico (Framework for Strategic Sustainable Development – FSSD), a seguito della pubblicazione del rapporto Brundtland nel 1987. In Svezia c’è il Blekinge Insitute of Technology (BTH) di Karlskrona, che offre il multidisciplinare e trasversale Master in Strategic Leadership Towards Sustainability. E in Svezia risalgono agli anni ’80 le prime eco-municipalità (la prima fu Övertorneå).
Cosa sono le eco-municipalità? Sono delle amministrazioni locali (capoluoghi o province) che hanno ufficialmente adottato dei sistemi integrati di principi di sostenibilità e li mettono in pratica nello sviluppo del tessuto urbano e nel governo del territorio. Circa il 30% delle cittadine svedesi a oggi ha adottato queste pratiche. Il modello si è poi diffuso anche in diverse cittadine degli USA e non solo, anche grazie al lavoro di IEMEA (Institute for Eco-Municipality Education & Assistance, diretto da Torbjörn Lahti and Sarah James, co-autori di The Natural Step for Communities: How Cities & Towns Can Change to Sustainable Practices ).
Le “policies” sostenibili di queste città puntano essenzialmente a quattro obiettivi:
- Ridurre la dipendenza dai carburnati fossili, dai metalli dal sottosuolo, dai minerali.
- Ridurre la dipendenza da sostanze chimiche di sintesi.
- Ridurre la deturpazione della natura.
- Andare incontro ai bisogni umani in modo equo ed efficiente.
100% Förnybart è un network di aziende e organizzazioni (ne fanno parte anche enti come Greenpeace, WWF) che si è posto l’obiettivo di far diventare la Svezia “100% rinnovabile” ovvero dipendente da energia rinnovabile al 100%. Di questa rete fa parte anche l’associazione per la Svezia sostenibile (Sustainable Sweden Association) che, seguendo un principio di sussidiarietà, programma da tempo visite guidate alle città ecosostenibili del territorio svedese, a beneficio di visitatori interessati provenienti da tutto il mondo, i Sustainable Sweden Tours, che hanno già visto succedersi, a partire dal 1997, 12 diverse edizioni, dal sud al nord della nazione.
Ecco il tour 2012, partito domenica 2 settembre da Copenhagen: 2 settimane lungo tutta la Svezia fino alla Lapponia, con focus sulle energie rinnovabili e l’economia sostenibile di diverse cittadine. Prezzo tutto incluso (escluso il solo volo a/r per la Svezia) di circa 3.300÷3.900 €. Il tutto con la partecipazione di Manfred Max-Neef, l’economista “alternativo” dal Cile, autore di “Lo sviluppo su scala umana”. Non è fantastico?
Questo è il programma …

First part: from the 2nd to the 8th September
The first part of the trip will be held in Southern Sweden, starting in Copenhagen and ending in Stockholm, via Öland’s island.
Sunday 2nd : Arrival – beginning of the tour in Copenhagen
Monday 3rd : Day in Karlskrona
Tuesday 4th : Day in Borgholm (in Oland’s island)
Wednesday 5th: Second day in Borgholm with a seminar held by Manfred Max-Neef
Thursday 6th: Kalmar – Linköping – Järna
Friday 7th: Day in Järna – Södertälje
Saturday 8th: Morning in Huddinge and END OF THE TOUR (first part) in Stockholm

The second part of the trip will take place in Northern Sweden, in the county of Norrboten, from the mountains downto the sea and along the Arctic circle. A few days will be spent in Övertorneå, the first Swedish eco-municipality!
Saturday 8th: Beginning of the tour (2nd part) in Stockholm.
Sunday 9th: Day in Luleå
Monday 10th: Day in Boden – study visits (ex: biogas plant, waste management, transportation management, renewable energy)
Tuesday 11th: Day in Jokkmokk
Wednesday 12th: Jokkmokk on the morning – Övertorneå in the afternoon
Thursday 13th: Second day in Övertorneå
Friday 14th: Third day in Övertorneå with the second seminar held by Manfred Max-Neef
Saturday 15th: Haparanda on the morning – Plane/night train from Luleå to Stockholm
Sunday 16th: Possibility to pass by Sigtuna (additional visit) – end of the tour.

Alto Adige – Energia da esplorare
In Alto Adige, grazie al progetto Enertour, creato dal TIS innovation park, è possibile visitare 150 tra edifici a basso consumo energetico CasaClima, centrali di teleriscaldamento a biomassa, centrali idroelettriche, impianti solari termici, fotovoltaici, eolici e biogas, oltre ad interi sistemi energetici comunali. Grazie al grande numero di mete visitabili, c’è la possibilità di conoscere da vicino molteplici tecnologie e strategie nel settore energetico.
Le visite guidate sono condotte personalmente dai progettisti e gestori degli impianti e degli edifici. Per le spiegazioni in loco sugli aspetti tecnici ed economici degli impianti e degli edifici, enertour si avvale dei progettisti e gestori degli stessi. In tal modo si ottengono informazioni di prima mano e si ha uno scambio diretto con chi conosce meglio i progetti.
Le visite enertour mettono in contatto con la lunga esperienza altoatesina nel settore energetico. Con risorse locali e rinnovabili l’Alto Adige copre il 56% del fabbisogno termico ed elettrico dei suoi abitanti, oltre ad essre la patria di CasaClima, il primo sistema di certificazione energetica degli edifici in Italia, che conta già migliaia di edifici a basso consumo energetico realizzati.
Turismo sostenibile e turismo della sostenibilità
L’iniziativa svedese e il successo del modello Enertour (che ha raggiunto in pochi anni ormai la cifra di quasi settemila visitatori) danno la dimostrazione di come la formula sia vincente. Più che turismo sostenibile (turismo che nelle scelte è attento ai criteri di sostenibilità) qui si tratta proprio di un turismo della sostenibilità, dove tecnici e amministratori possono toccare con mano le soluzioni e importarle nella loro pratica quotidiana. “Il vantaggio è che oltre ad essere un’esperienza utile è anche piacevole” dice un architetto frequentatore degli enertour.
Ma il futuro, e in alcuni casi già il presente, non è più solo per soluzioni isolate nate dalla lungimiranza di singoli amministratori o proprietari (per esempio di un edificio ad alte prestazioni energetiche). Si parla già tanto (a volte a sproposito) di “smart grid”. Per avere un impatto veramente significativo sulla riduzione dei danni ambientali e climatici è necessario ormai pensare ad una scala più ampia, dove, come nelle (piccole) città svedesi, gli amministratori assumano la responsabilità, coinvolgendo i cittadini, di studiare su larga scala soluzioni sostenibili che integrino tutti gli aspetti più importanti (energia, acqua, trasporti, rifiuti, ecc.). E così, in un domani speriamo non troppo lontano, gli enertour potrebbero diventare i tour delle città sostenibili, delle comunità sostenibili, dei territori sostenibili.
Ecomunicipalities
What is an ecomunicipality? It is a local government – a municipal or county government – that has officially adopted a particular set of sustainability principles and has committed to a systematic, participatory approach for implementing them. The first ecomunicipalities developed in Sweden, beginning in the 1980s. The work of the early ecomunicipalities became the model for Agenda 21, the Guide for Local Sustainable Development that emerged from the 1992 Rio Summit – the U.N. World Conference on Sustainable Development. As of 2010, there were 79 ecomunicipalities in Sweden, constituting almost 30 percent of all municipalities in that country.
The American Planning Association’s four sustainability objectives.
Use planning approaches that…
- Reduce dependence upon fossil fuels, underground metals, and minerals.
- Reduce dependence upon synthetic chemicals and other unnatural substances.
- Reduce encroachment upon nature.
- Meet human needs fairly & efficiently.
(from: Institute for Eco-Municipality Education & Assistance)