Ci sono due buoni motivi per parlare dei Kraftwerk in questi giorni. Il primo è che sabato 05 luglio è iniziato il Tour de France (si concluderà domenica 27 luglio agli Champs-Élysées) e ovviamente il pensiero va all’omonimo album del gruppo tedesco (qui di seguito in versione integrale ! Posso testimoniare che quando lo ascolto mi viene voglia di pedalare). Il secondo è che i Kraftwerk saranno per un’unica data in Italia il 14 luglio a Roma all’Auditorium Parco della Musica, con lo spettacolo 3D che stanno portando in tournee dall’inizio del 2011 e nel quale i visual utilizzati precedentemente vengono sostituiti da nuove proiezioni in 3D.
Pionieri della musica elettronica, innovatori senza pari della scena musicale moderna, fonte inesauribile di ispirazione, i Kraftwerk (‘Centrale elettrica’) nascono a Dusseldorf nel 1970 dall’unione di due studenti del conservatorio, Ralf Hütter (tastiere) e Florian Schneider (flauto traverso) e sono noti in tutto il mondo per le loro incredibili performance audiovisive e per la loro capacità di essere costantemente all’avanguardia. Le loro innovative e immortali composizioni continuano ad ispirare generazioni di musicisti in ogni possibile ambito musicale, dall’elettronica all’hip hop, dalla techno al synth pop, dal rock all’arte contemporanea. Della formazione iniziale, cambiata undici volte dal 1970 ad oggi, è rimasto solo Hütter, anche se Schneider ha partecipato a tutti gli otto album, registrati e prodotti nel loro leggendario Kling Klang Studio, veri e propri inni della storia musicale moderna:
- Kraftwerk (1970)
- Kraftwerk 2 (1971)
- Ralf & Florian (1973)
- Autobahn (1974)
- Radio-Activity (Radio Aktivität, 1975)
- Trans-Europe Express (1977)
- The Man-Machine (Die Mensch Maschine, 1978)
- Computer World (Computerwelt, 1981)
- Techno Pop (Electric Café, 1986)
- The Mix (Die Mix, 1991)
- Tour de France ( 2003)
L’album che consacra il loro stile è Autobahn, dove i Kraftwerk sfruttano le novità introdotte: la cura dell’immagine con il pittore Emil Schult, l’uso intensivo dell’elettronica e dei ritmi sintetici, con percussioni a pads inventate da loro stessi e l’impiego del vocoder.
Successivamente il gruppo pubblica l’album Radio-Activity, concept album dedicato alla radio e al nucleare, con il loro primo singolo (45 giri). Nei tre anni successivi verranno pubblicati altri due concept album che faranno letteralmente epoca: Trans Europe Express (pubblicato nel 1977, dedicato ai treni e all’Europa), anch’esso con un singolo che andò molto forte in radio quell’estate, e che dà il
titolo all’album, e poi nel 1978 The Man-Machine (dedicato allo spazio e ai robot). Se Trans Europe Express è un album poco sostanzioso, a parte il brano omonimo che scala le classifiche, The Man Machine è invece probabilmente il massimo lavoro dei Kraftwerk, con le hits The Robots, The Model e The Man Machine e l’espressione di concetti forti, modernisti e musicalmente autoritari; i suoni sono più decisi, “furiosamente” elettronici, le voci assolutamente “inumane”, la produzione molto più vigorosa e le percussioni più martellanti.

Nel maggio del 1981, i Kraftwerk, in pieno boom dei computer, pubblicano il nuovo album Computer World con il quale raggiungono l’apice commerciale del loro successo. Nel 1982 il gruppo dà avvio ad un nuovo progetto in studio intitolato Technopop, da cui viene estratto alcuni mesi dopo il singolo intitolato Tour de France. Poi la pausa in studio fino all’estate del 2002, in concomitanza con il centesimo anniversario dell’omonima corsa ciclistica, quando i Kraftwerk pubblicheranno un nuovo album a diciassette anni dall’ultimo, Tour de France Soundtracks al quale seguirà, a partire dal febbraio del 2004, una tournée mondiale che toccherà più di ottanta città e da cui sarà ricavato Minimum-Maximum, primo album live ufficiale del gruppo pubblicato nel giugno del 2005.
Kraftwerk ist eine deutsche Band aus Düsseldorf, die 1970 von Ralf Hütter und Florian Schneider gegründet wurde. Kraftwerk ist vor allem durch die Pionierarbeit auf dem Gebiet des Elektropop bekannt geworden. Musikstücke von Kraftwerk beeinflussten zahlreiche Musikstile wie Synth-Pop, Electro-Funk oder Detroit Techno. Die New York Times bezeichnete Kraftwerk 1997 als die „Beatles der elektronischen Tanzmusik”. „Die lebendige Kultur Mitteleuropas wurde in den dreißiger Jahren gekappt, und all die Intellektuellen gingen in die USA oder nach Frankreich, oder sie wurden eliminiert. Wir nehmen diese Kultur der dreißiger Jahre an dem Punkt auf, an dem sie verlassen wurde, und dies auf einer spirituellen Ebene.“ – Ralf Hütter: Interview mit dem Rock & Folk Magazine, 1976 [Wikipedia].