Citymart.com connects cities and solution providers to improve the lives of citizens around the world.
Citymart.com, sottotitolo ‘la piazza del mercato per le città’ (marketplace for cities) è una piattaforma che mette in collegamento le principali città del mondo, con i loro problemi, spesso analoghi, e una platea vasta (tanto quanto il web lo consente) di aziende fornitrici di prodotti già sul mercato in grado di risolvere almeno in parte quei problemi. I presupposti di partenza sono i seguenti: meno del 20% delle città comunica adeguatamente i propri problemi e conosce al massimo il 10% delle soluzioni disponibili. Per contro, c’è una sfiducia generale, da parte di almeno il 90% degli amministratori pubblici, riguardo alle informazioni commerciali diffuse dalle aziende produttrici.
Il sistema ideato da Citymart.com è abbastanza semplice, ma di un’efficacia sorprendente, grazie alla potenza della comunicazione via web, e mira a mettere in collegamento municipalità e aziende fornitrici. Tramite il concorso annuale LLGA Cities pilot the future (dove LLGA sta per Living Labs Global, associazione non-profit creata nel 2008 in Danimarca e da novembre 2012 inglobata nel marchio Citymart.com) le principali città del mondo sono chiamate in una prima fase a manifestare sulla piattaforma web le loro principali problematiche. Chiusa la fase di ‘annunci’, viene aperto il concorso ai fornitori di prodotti e servizi in tutto il mondo, che propongono, sempre sulla stessa piattaforma, soluzioni ai problemi precedentemente evidenziati. Il livello di partecipazione è enorme.
Le città sono 22, per una popolazione complessiva di 200 milioni di abitanti; ecco di seguito la lista delle metropoli, con i loro problemi urgenti, chiamati nel concorso (giustamente) opportunities for innovation:
- Aalborg, Denmark | Traffic congestion, early warning system
- Barcelona, Spain | Regenerate neighbourhoods using vacant spaces
- Boston, USA | Rethinking road castings
- Christchurch, New Zealand | Transformational lighting system
- Eindhoven, The Netherlands | Data Exchange on public facilities and activities
- Fukuoka, Japan | Smart international convention destination
- L’Hospitalet, Spain | Monitoring food to improve life for seniors
- Lagos, Nigeria | Networked standalone contents hotspots
- Lavasa, India | Social uplift and empowerment
- London, UK | Energy and greenhouse gas measurement
- Maringa, Brazil | Sustainable urban mobility
- Mexico City | Digital tools for better, healthier ageing
- Oulu, Finland | Encourage visitor engagement through technology
- Paris, France | Making outside seating areas more resilient
- Rio de Janeiro, Brazil | Accessible healthcare in intelligent cities
- Rosario, Argentina | Green homes network
- San Francisco, USA | Storm response coordination tool
- Sant Cugat, Spain | Smart cityscape – maximising existing resources
- Sheffield, UK | Capturing and distributing industrial heat
- Tacoma, USA | Sustainable return on investment tool
- Terrassa, Spain | Connecting people to progress
- York, UK | Reducing health inequality in work
Come si vede, molte opportunità legate alla salute, alla casa, al traffico, al turismo, con l’impiego di tecnologie ICT. Diverse città spagnole (la sede di Citymart.com è a Barcelona), inglesi, americane, ma in genere distribuite in tutto il mondo e con problematiche simili oppure, in alcuni casi molto specifiche (si pensi ad esempio al recupero del calore prodotto dalle industrie di Sheffield). Per ogni città, una scheda descrive le caratteristiche generali della città e i presupposti e obiettivi principali della problematica evidenziata. Se è rilevante il numero delle città e della popolazione coinvolta, impressionante è quello delle aziende fornitrici che hanno partecipato alla seconda fase, ‘postando’ la descrizione dei loro prodotti innovativi, sulla piattaforma del concorso. 1182 (!) prodotti e servizi innovativi sviluppati da aziende di 43 paesi diversi, con prevalenza di Spagna (85 prodotti), USA (64), UK (43), Olanda (38), Cina (35), Svezia (27) e Italia (26). Attualmente è in corso quindi la fase di valutazione dei prodotti presentati, che sono visibili in una vetrina on-line e selezionabili per tags relativi alla tematica, al tipo di soluzione, alle caratteristiche, alla nazionalità, ecc.
In sintesi, il concorso si sviluppa quindi secondo queste fasi
- Cities present opportunities for innovations to improve the lives of their citizens. (Lista delle problematiche urbane).
- Solution providers present their innovations for evaluation by cities. (Partecipazione delle soluzioni innovative proposte dalle aziende).
- Cities select the most promising solution providers to meet for a 3-day event in San Francisco. (Scelta delle soluzioni più interessanti dalle quali premiare le migliori in un evento di 3 giorni a SF, 14-16 maggio 2013).
- The best solutions are implemented as pilots in participating cities. (Sperimentazione delle soluzioni nelle città, in un periodo di 18 mesi).
- Cities exchange results, make better investments and improve lives. Solution providers validate their products, extend their global exposure and enter new markets. (Confronto finale sui risultati e allargamento – auspicato – del mercato per i prodotti vincenti).
Per ogni città ci sarà quindi un prodotto vincitore. Ecco un vincitore del concorso del 2011, la soluzione CitySolver per i problemi di traffico della città di Barcelona.

Un esempio di soluzione proposta quest’anno (valida per risolvere i problemi delle strade di Boston)? Il chiusino stradale Kio dell’azienda bresciana Polieco, innovativo, leggero e ‘green’. Tradizionalmente i chiusini (detti più comunemente tombini) sono realizzati in ghisa e hanno una serie di svantaggi: il consumo di risorse ambientali, l’energia impiegata per produrli, il peso, il costo. Non ultimo il fatto che ormai in diverse città italiane spesso vengono rubati (ovvero rimossi, con problemi di sicurezza facilmente immaginabili) per essere rivenduti, con un tornaconto ben misero (pochi € a fronte di un costo per le amministrazioni pubbliche di 150-200 €/cadauno).
L’ambizione di Polieco è di rimpiazzare in tutto il mondo i chiusini in ghisa con un nuovo chiusino brevettato in materiale composito che pesa il 70% in meno (con vantaggi anche di tipo ambientale), con resistenze meccaniche analoghe (da 12,5 a 40 tonnellate, secondo la norma EN 124:1994), facile da montare e meno rumoroso, installabile sia lungo i marciapiedi che sulle autostrade, con una maggiore planarità e idoneo quindi anche per percorsi ciclabili. Se Kio vincerà il concorso, i prossimi ‘tombini’ di Boston saranno ‘Made in Italy’ …