Per il decimo anno consecutivo (2005-2014) Cannero Riviera (Verbania) conferma anche stavolta nella sezione Laghi – unica in Piemonte – la propria Bandiera Blu, il riconoscimento della Fondazione per l’educazione ambientale alle località balneari migliori d’Italia in termini di bellezza e sostenibilità. In generale, l’Italia è andata meglio dello scorso anno, con nuove località sia per la sezione spiagge che per la sezione laghi. Per i laghi, oltre alla bandiera al Piemonte, una è andata alla Lombardia e cinque al Trentino Alto Adige (Tenna, Pergine Valsugana, Caldonazzo, Calceranica al lago e Levico Terme – Lido).
La Bandiera Blu.
La Bandiera Blu è un riconoscimento internazionale, istituito nel 1987 Anno europeo dell’Ambiente, che viene assegnato ogni anno in 41 paesi, inizialmente solo europei, più recentemente anche extra-europei, con il supporto e la partecipazione delle due agenzie dell’ONU: UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente) e UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo) con cui la FEE ha sottoscritto un Protocollo di partnership globale. Bandiera Blu è un eco-label volontario assegnato alle località turistiche balneari che rispettano criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio. Obiettivo principale di questo programma è quello di indirizzare la politica di gestione locale di numerose località rivierasche, verso un processo di sostenibilità ambientale. I criteri del Programma vengono aggiornati periodicamente in modo tale da spingere le amministrazioni locali partecipanti a impegnarsi per risolvere, e migliorare nel tempo, le problematiche relative alla gestione del territorio al fine di un’attenta salvaguardia dell’ambiente.

Il Questionario Bandiera Blu si compone di 12 sezioni:
- Notizie di carattere generale
- Certificazione Ambientale
- Qualità delle acque di balneazione
- Depurazione delle acque reflue
- Gestione dei rifiuti
- Educazione Ambientale ed Informazione
- Iniziative Ambientali
- Turismo
- La Spiaggia
- Lo stabilimento balneare
- Pesca professionale
- Adempimenti
Per quanto riguarda la qualità delle acque di balneazione, vanno rispettati 5 punti
- La spiaggia deve rispettare pienamente i requisiti di campionamento e frequenza relativamente alla qualità delle acque di balneazione.
- La spiaggia deve rispettare pienamente gli standard e i requisiti di analisi relativamente alla qualità delle acque di balneazione.
- Nessuno scarico di acque reflue (urbane o industriali) deve interessare l’area della spiaggia.
- La spiaggia deve rispettare i requisiti di Bandiera Blu per i parametri microbiologici relativamente a Escherichia coli (Coliformi fecali) e agli Enterococchi intestinali (Streptococchi).
- La spiaggia deve rispettare i requisiti di Bandiera Blu per alcuni parametri fisici e chimici.
L’acqua (effervescente) del Sindaco.
Il Comune di Cannero pare molto attento ai temi ambientali. È certificato secondo la UNI EN ISO 14001:2004 per quanto riguarda i processi di gestione degli edifici comunali e delle infrastrutture, i servizi di gestione ambientale affidati a terzi, la pianificazione e la programmazione ambientale, il monitoraggio e il controllo del territorio. Ha inoltre elaborato nel 2011 il PAES (Piano d’azione per l’energia sostenibile) nel contesto dell’adesione al Patto dei Sindaci e ha dal 2008 un Programma ambientale operativo che tiene aggiornato (ultima revisione: Dicembre 2013).

Sempre in tema di acqua, un’altra lodevole iniziativa di Cannero, è l’installazione di un distributore pubblico di acqua refrigerata, liscia o gassata a prezzi notevolmente inferiori rispetto a quella imbottigliata. L’obiettivo è promuovere il consumo di acqua del rubinetto in alternativa alle acque minerali in bottiglia. Si chiama ‘Casa dell’acqua’ o ‘Punto acqua’. Insomma, mentre in Australia ad esempio le bottigliette PET per l’acqua sono state bandite, questo ‘uovo di Colombo’ sta timidamente prendendo piede anche da noi in varie località, oltre a Cannero: Stresa, Novara, Invorio, Varese, Arco, ecc. Attenzione, questa è cosa ben diversa dall’iniziativa Ecobank® – Porta le bottiglie di plastica PET e le lattine di alluminio e acciaio per bevande. Riceverai un “bonus” da spendere nei negozi e nei supermercati convenzionati – che non fa altro che prolungare nel tempo l’uso delle bottigliette PET, anche se con l’intento di selezionare e recuperare correttamente i materiali. Qui il problema è risolto alla fonte. C’è l’acqua potabile comunale? Bene, la filtro, la rendo anche effervescente, la raffresco e Te la servo, Tu porti solo il Tuo contenitore – davvero a Km 0. Drastica riduzione dei contenitori in PET, basta trasporti su TIR, crollo delle emissioni di CO2, … devo continuare? Si pensi solo al risparmio economico, per i singoli cittadini (e una volta per tutte, basta chiamarli ‘consumatori’ !) tralasciando quelli colossali per la comunità e per l’ambiente. Una dose di acqua minerale da 1 litro costa 5 centesimi (sì, avete letto bene), da 1 litro ½ centesimi 7,5. Facciamo un semplice calcolo. Quanto costa al supermercato il bottiglione in PET da 1 ½ litri ad esempio di BrioBlu Rocchetta leggermente frizzante? Confezione da 6 bottiglie, diciamo circa 5 €? Bene, supponiamo di berne una bottiglia al giorno, fanno 5 € / 6 = 0,83 € x 365 giorni = 304,17 €. Con l’acqua del sindaco ‘a km 0’ sono 0,075 € x 365 = 27,38 €. Differenza: circa 277 €. Da non perdere neanche tempo a discuterne …
Ovviamente, come tutte le novità, anche questa incontra resistenze. Esempio: il distributore dell’acqua era stato inizialmente installato presso la spiaggia. Fantastico; turisti accaldati, grande successo. Ma il gestore del bar sulla spiaggia si è lamentato dei mancati guadagni per la vendita di bibite con l’amministrazione comunale e dall’oggi al domani la macchina è stata smontata, trasportata e rimontata nel centro del paese, in un angolo di un parcheggio pubblico. Non è la stessa cosa, tra l’altro è di fronte ad un supermercato, mi aspetto che anche questo gestore abbia qualcosa da ridire. Ma tant’è, in queste scelte ci vuole anche un po’ di coraggio e capacità di negoziare ..
Piccole biblioteche crescono.
Un’ultima buona notizia, sempre da Cannero. Ho già visto due ‘piccole biblioteche gratuite’ installate in giro per il paese. Una all’ingresso della spiaggia, un’altra nell’angolo del famigerato parcheggio di cui sopra, in buona compagnia del distributore d’acqua minerale ‘del sindaco’ (sete d’acqua e sete di conoscenza, nello stesso posto). Il meccanismo di ‘Little free library’ è molto semplice: ‘Take a book, Return a book’. Prendi un libro e ne lasci un altro. C’è un’organizzazione no profit americana dietro quest’iniziativa e la possibilità di registrare e individuare su Google Maps questi punti di scambio libri in giro per il mondo. «Piccoli segnali di una grande civiltà» commenta l’amico Giancarlo Corò inviandomi una foto analoga di una LFL ad Harvard Yard, vicino a Cambridge, MA. Concordo 🙂

Little Free Library is a non-profit, tax-exempt organization whose mission is to promote a sense of community, reading for children, literacy for adults and libraries around the world. In the beginning—2009–Todd Bol of Hudson, Wisconsin, built a model of a one room schoolhouse as a tribute to his mother, a former school teacher who loved reading. He filled it with books and put it on a post in his front yard. His neighbors and friends loved it. He built several more and gave them away. Each one had a sign that said FREE BOOKS …