South Tyrol Green Region

“Visioni sono strategie del fare. È questo che le distingue dalle utopie.” –  Roman Herzog

Energie Rinnovabili

Foto: BLS

L’Alto Adige è la provincia italiana che in questi anni ha messo in campo le più efficaci e ambiziose politiche e ha disegnato la più chiara prospettiva di innovazione con l‘obiettivo di uscire dalle energie fossili. Lo scopo è raggiungere l’autosufficienza energetica grazie al mix di fonti rinnovabili. 

A livello politico, la Giunta provinciale ha elaborato un pacchetto per il clima, una strategia che comprende aspetti legati alla ricerca, all’innovazione, all’economia, all’informazione e alla sensibilizzazione dei cittadini, e i cui punti chiave sono: indipendenza e autosufficienza, energia pulita e sicura, consumo intelligente delle risorse. Inoltre, vi è l’obiettivo, entro il 2050, di abbattere la produzione di anidride carbonica da 5 a 1,5 tonnellate all’anno e di coprire oltre il 90% del fabbisogno energetico con fonti rinnovabili.

Fonte: Giunta Provinciale Bolzano

Attualmente nel settore della Green Energy, l’Alto Adige può vantare: 930 centrali idroelettriche, 66 centrali di teleriscaldamento da biomassa, 10 impianti eolici, 30 impianti a biogas, 7.000 impianti di combustione di biomassa centralizzati, 0,40m2 di impianti solari termici per abitante (corrispondente al 28% di tutti gli impianti installati in Italia), 298,5 W per abitante di fornitura energetica da pannelli fotovoltaici.

Per quanto riguarda l’elettricità in particolare, grazie allo sfruttamento della potenza dell’acqua, la produzione in Alto Adige è pari a quasi il doppio della domanda. Ma anche l’uso dell’energia solare risulta interessante: la potenza degli impianti fotovoltaici installati sul territorio ha superato i 152 MW (Atlasole GSE 2011), pari a 298,52 W per abitante. E per quanto riguarda il settore solare termico la superficie di impianti installati è superiore ai 200.000 m², pari a 0,40 m² per abitante. Fonte: Ufficio Risparmio Energetico 2009.

Queste cifre, tuttavia, non sono solo il risultato di una posizione geografica predestinata, caratterizzata da molte ore di irraggiamento solare e dalla presenza delle montagne circostanti. L’Alto Adige, grazie all’utilizzo mirato di strumenti politici ed economici, è impegnato attivamente a favore dell’incremento dell’efficienza energetica e del potenziamento di questo settore chiave.

Attualmente, ben più di 465 aziende altoatesine operano in diversi comparti del settore dell’economia e della ricerca delle energie rinnovabili. Le imprese che si insediano in provincia trovano una solida rete di partner competenti. La Provincia Autonoma di Bolzano promuove gli investimenti nell’ambito del risparmio energetico e nello sviluppo delle fonti di energia rinnovabile, come l’energia idroelettrica e il fotovoltaico, con un contributo in conto capitale del 30%.

Efficienza energetica

Foto: BLS

Efficienza energetica in Alto Adige è sinonimo di elevati standard di utilizzo e sfruttamento delle risorse energetiche, ma allo stesso tempo anche di una vera e propria sensibilità “verde” insita nella collettività, in grado di influenzare azioni quotidiane dei cittadini, così come scelte imprenditoriali.

Il concetto di efficienza energetica ben si coniuga con il settore edile. In Alto Adige sono infatti realtà edifici dallo stile sempre più moderno in grado di coniugare alla perfezione sostenibilità, riduzione dei costi energetici e un ideale confort abitativo.

Grande influenza per il raggiungimento di elevati standard in questo settore è sicuramente stata data dall’introduzione in Alto Adige, da parte dell’omonima agenzia, della certificazione CasaClima. Ha determinato sostanziali mutamenti nel modo di costruire e nell’uso dei materiali edili, ma ha anche contribuito alla diffusione di una sempre maggiore sensibilità verso le tematiche della sostenibilità e del risparmio.

Nel 2003 l’Unione Europea ha introdotto l’obbligo di certificazione energetica degli edifici in tutti i Paesi Europei. La direttiva è stata recepita e implementata con misure e tempistiche molo variabili. L’Alto Adige, grazie alla certificazione CasaClima si è presto distinto. Ne è ad esempio conferma il costante incremento dell’interesse da parte di tecnici proveniente da tutta Italia per i corsi offerti dall’Agenzia CasaClima. Ulteriore segno di interesse è inoltre il numero sempre crescente di studenti delle diverse regioni d’Italia che seguono il master di secondo livello “CasaClima” offerto dall’Università di Bolzano. Il successo della certificazione va probabilmente attribuito alla forte strategia di comunicazione messa in atto dall’Agenzia CasaClima, ma anche la semplicità di comprensione, l’introduzione di corsi di formazione per professionisti, la tempistica (è tra i primi schemi di certificazione in Italia) e il metodo di controllo delle certificazioni (centralizzato e coordinato dall’Agenzia). Questo successo si traduce anche nella fiera Klimahouse che con oltre 35.000 visitatori all’anno è tra le principali fiere di efficienza energetica in edifici a livello nazionale.

Accanto alla BLS e all’Agenzia CasaClima, vi sono diverse organizzazioni che promuovono l’efficienza energetica in Alto Adige Tra queste rientra l’Istituto per le Energie Rinnovabili dell’EURAC che affianca le imprese nell’utilizzo di tecnologie innovative. Vi è poi l’area energia- ambiente del TIS innovation park che supporta le aziende in materia di energie rinnovabili ed efficienza energetica. Un altro partner è l’Istituto di ricerca Fraunhofer specializzato nel settore dei sistemi e software microelettronici. Da non sottovalutare inoltre accanto alla kermesse Klimahouse manifestazioni di richiamo internazionale organizzate in Alto Adige, come le Fiere specializzate Klimaenergy e Klimamobility, così come l’annuale Energy Forum di Bressanone.

Per incrementare il settore Green e in particolare per continuare a promuovere una massima efficienza energetica, l’Alto Adige avrà presto il suo Parco tecnologico. La struttura si estenderà su una superficie di 12 ettari e amplierà le opportunità di insediamento per imprese innovative operanti nel settore della Green Energy.

Buoni esempi

Foto: BLS

L’Alto Adige ha da anni messo in atto particolari politiche e attenzioni a livello energitico che la rendono una vera e propria Green Region. Buon esempio a livello nazionale è quest’anno Varna, piccolo Comune nei pressi di Bressanone (Bolzano) in grado di coprire l’intero fabbisogno energetico delle famiglie residenti attraverso cinque impianti diversi di fonti rinnovabili. Sono 66 gli impianti fotovoltaici installati, per 3,3 MW complessivi, e sono attivi un piccolissimo impianto mini idroelettrico da 70 kW e un impianto a biogas da 1.140 kW. L’energia termica viene invece prodotta attraverso un impianto a biomasse da 6.500 kW e distribuita attraverso una rete di teleriscaldamento.

“La Provincia di Bolzano è una realtà assolutamente interessante che in questi anni ha messo in campo le più efficaci e ambiziose politiche e ha disegnato la più chiara prospettiva di innovazione con l‘obiettivo di uscire dalle fonti fossili” si legge nel rapporto Comuni Rinnovabili 2012 di Legambiente.

L’obiettivo dell’Alto Adige è infatti quello di arrivare al 75% della copertura dei fabbisogni complessivi entro il 2015 e continuare in questa direzione fino al raggiungimento dell’autosufficienza energetica grazie al mix di fonti rinno­vabili al 2050.

Gli importanti risultati ottenuti dalla Provincia, sono ben visibili nella classifica dei “Comuni 100% Rinnovabili”, dove su 23 Comuni ben 16 appartengono a questo territorio e 3 di questi sono entrati a farne parte proprio in questo ultimo anno. Il 100% dei Comuni altoatesini possiede impianti fotovoltaici, per una potenza complessiva di oltre 178,3 MW, in grado di soddisfare il fabbisogno elettrico di circa 96,2 mila famiglie, pari al 56,8% circa delle famiglie residenti nella Provincia. Sempre per la parte elettrica un importante contributo viene dal mini idroelettrico che grazie ai 475 MW presenti in 96 Comuni della Provincia, soddisfa il fabbisogno energetico elettrico di oltre 700 mila famiglie. Tra le esperienze più interessanti ci sono sicuramente i 68 (su 116) Comuni in cui sono distribuiti altrettanti impianti di teleriscaldamento alimentati da biomasse di origine locali, in grado di soddisfare il fabbisogno termico di oltre il 30% delle famiglie residenti. 

scarica il Rapporto Comuni rinnovabili 2012 di Legambiente

Dal sito BLS Business Location Südtirol – Alto Adige. Del concetto di South Tyrol Green Region se ne è parlato anche all’Italian Energy Summit di Milano (26-27-28 settembre 2011). Qui la presentazione di BLS: Competitività, tutela ambientale ed efficienza energetica: fare nuova impresa in una green region.

(english text: here; deutscher Text: hier)

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