Lean Construction Management in Berlin

Lean Construction Management è una metolodogia di management applicato ai processi edilizi, nato dall’adattamento dei principi e delle pratiche della Lean Manufacturing (vedi Toyota Production System) ai progetti di costruzione. L’approccio mira a gestire e migliorare i processi di costruzione applicando il minimo costo per il raggiungimento del massimo valore, attraverso la riduzione dei fattori di spreco in una logica di produzione “pull” “tirata” dai bisogni del cliente.

I principi Lean sono:

  • eliminare gli sprechi (Muda)
  • evidenziare il valore dal punto di vista del cliente finale
  • identificare chiaramente il processo che produce valore per il cliente (il cosiddetto value stream), eliminando quelle fasi che non aggiungono valore
  • produrre in un flusso senza interruzioni, organizzando le interfacce tra le differenti fasi
  • lasciare che sia il cliente a tirare il processo; non produrre fino a che non emerga il fabbisogno, per poi produrre quant richiesto in modo snello e veloce
  • perseguire la perfezione tramite miglioramenti continui.

 Queste le tappe fondamentali dello sviluppo occidentale del “lean thinking”.

Nel 1985 il MIT di Boston inizia uno studio di ricerca sull’industria automobilistica, riguardante più di 90 impianti di assemblaggio automobili in settanta Paesi (International Motor Vehicle Program).

Nel 1990 la pubblicazione del libro “The Machine that Changed the World” (Womack, Jones e Roos), contenente i risultati della ricerca. Con il termine lean manufacturing viene introdotto nel mondo occidentale il TPS (Toyota Production System), sviluppato da Toyota fin dagli anni ’50.

Nel 1996 Womack e Jones pubblicano “Lean Thinking”, fornendo una semplice descrizione dei principi Lean e una linea guida per la loro implementazione.

Nel 2005 Womack e Jones pubblicano “Lean Solutions”, sviluppando la ricerca sui principi Lean applicati al mondo dell’erogazione dei servizi (la produzione “snella” incontra il consumo “snello”)

Il Toyota Production System, è un metodo di organizzazione della produzione derivato da una filosofia diversa e per alcuni aspetti alternativa alla produzione di massa, ovvero alla produzione in serie e spesso su larga scala basata sulla catena di montaggio di Henry Ford.

Il nome deriva dal fatto che essa è stata inventata negli anni 1940-1950 presso la Toyota, da Sakichi Toyoda, Kiichiro Toyoda, e in particolare dal giovane ingegnere Taiichi Ohno. Alla base del TPS si trova l’idea di ‘fare di più con meno’, cioè di utilizzare le (poche) risorse disponibili nel modo più produttivo possibile con l’obiettivo di incrementare drasticamente la produttività della fabbrica. Toyota, nell’immediato dopo-guerra, si trovava in condizioni gravissime di mancanza di risorse, come peraltro gran parte dell’industria del Giappone, uscito sconfitto e stremato da una guerra devastante.

 L’applicazione al settore delle costruzioni incide su 9 tipologie principali di sprechi.

 Considerando la tipologia generale degli interventi costruttivi (contratti su commessa, realizzazione non standard, carattere ancora molto tradizionale del modo di operare e di costruire) i margini di miglioramento sono enormi. Secondo una ricerca di “The Economist” il mondo delle costruzioni paga sprechi rilevanti, quali

  • il 30% del tempo per riparazione errori
  •  il 60% del tempo lavorativo perso in attese
  • il 10% di perdite per materiali errati o difettosi

Il potenziale di recupero è per questi motivi molto significativo:

  • produttività +40%
  • tempi di consegna, ultimazione  -80%
  • spazio occupato in cantiere e nella produzione -50%, etc.

 Dal 2011 il Cluster Edilizia | Bau del TIS innovation park, il braccio operativo della Provincia Autonoma di Bolzano per il supporto all’innovazione per le piccole medie imprese altoatesine del settore costruzioni, è attivo su questo tema, anche grazie a una collaborazione con il Lean Enterprise Center di CUOA, la scuola di business di Altavilla Vicentina.

Evento “kick-off” dei servizi di consulenza del Cluster in quest’ambito è stato il workshop di sensibilizzazione “Processi snelli nelle PMI | Schlanke Prozess in KMU” tenutosi a Bolzano al TIS il 20.10.2011, con la partecipazione di circa 40 imprese partecipanti.

Oltre alla consulenza diretta per le aziende manifatturiere il Cluster organizza periodicamente simulazioni di innovazione di processo didattiche (Lego Lean Game) per imprese e scuole.

Il 9-10 maggio scorsi il Cluster ha organizzato una visita a Berlino nel principale cantiere “lean” in corso di realizzazione in Europa, il Teatro dell’Opera di Stato “Unter den Linden“.

Questo enorme (240 milioni €) progetto di restauro e ristrutturazione del teatro ubicato lungo il bel “Viale dei tigli” di Berlino, è iniziato nel 2010 e terminerà nel 2014. L’edificio, inaugurato nel 1742 per iniziativa di Federico II di Prussia, è stato più volte distrutto e ricostruito, con danni particolarmente rilevanti durante la seconda guerra mondiale, anche a causa della sua vicinanza con la Cancelleria del Reich.

La consulenza “Lean Construction Management” è affidata a Drees & Sommer di Stoccarda, una delle più importanti società di project management del mondo, con i suoi 40 anni di attività, 1125 collaboratori e numerose filiali internazionali.

Con l’accompagnamento dei project manager di Drees & Sommer, dopo una mattinata dedicata all’introduzione generale delle tematiche LCM, abbiamo visitato il cantiere entrando nell’applicazione pratica di queste tecniche, che incidono principalmente sulla gestione delle attività, delle risorse e delle tempistiche delle lavorazioni e sulla logistica degli approvvigionamenti e delle fasi costruttive. Aspetti questi particolarmente importanti se il cantiere come in questo caso è molto complesso nella dimensione e nella tecnica e soggetto a frequenti imprevisti.

Appare particolarmente interessante come l’incarico per la gestione LCM sia stato affidato dal committente pubblico direttamente a Drees & Sommer; è chiaro come il principale beneficiario di questa ottimizzazione spinta dei processi è l’impresa “general contractor”, che ha ampi margini di miglioramento relativamente agli sprechi citati in precedenza. Evidentemente il committente ha ritenuto che questo sia un servizio che vada a incidere sui risultati complessivi di progetto, nell’interesse di tutte le parti coinvolte nella costruzione.

La due giorni a Berlino ha incluso anche la visita a un altro cantiere particolarmente importante e complesso, il risanamento con ampliamento della Biblioteca di Stato, sempre ubicata in “Unter den Linden”, a pochi passi dalla Staatsoper.

Questo progetto, dell’importo di circa 365 milioni €, è iniziato nel 2005 e terminerà nel 2015, a cura dell’Ufficio Federale per l’Edilizia e la Pianificazione territoriale (Bundesamt für Bauwesen und Raumordnung). Con le dimensioni di circa 107 x 170 metri e una volumetria di 420.000 metri cubi, l’edificio è uno dei più grandi di Berlino nonchè una delle biblioteche più importanti del mondo, con i suoi 4 milioni di libri in visione, in buona parte inerenti il settore della ricerca.

 

La giornata in compagnia di Drees & Sommer ha incluso anche la presentazione di un altro progetto berlinese, dove viene applicata in via sperimentale la metodologia LCM. Si tratta dell’iniziativa immobiliare “Fünf Morgen” della società Stofanel, un intervento residenziale immerso nel verde, nel sobborgo di Dahlem, per circa 100 unità abitative di varia tipologia (ville singole, doppie, appartamenti). Anche in questo caso l’applicazione di queste tecniche sta portando a una contrazione dei tempi, a un risparmio economico, a migliori garanzie di qualità, così come alla riduzione al minimo di imprevisti e contenziosi.

 

Anche da questa due giorni di confronto con gli esperti LCM appare chiaro come il potenziale di miglioramento in termini di efficacia ed efficienza del settore delle costruzioni possa trovare in questa metodologia innovativa un beneficio rilevante. Ciò è particolarmente importante in questo momento di crisi del settore, dove le opportunità di ripresa passano necessariamente da un’attenzione alla sostenibilità non solo delle opere costruite ma anche dei processi aziendali per realizzarle, con l’eliminazione di tutte quelle inefficienze che il cliente non deve subire e che l’azienda non può accettare, pena la diminuzione della propria competività e credibilità.

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